Ruminazione

Tristezza e Ruminazione

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La tristezza è un’emozione che può essere stimolata da eventi legati alla perdita di qualcosa o qualcuno, quando le “cose” vanno male, succede qualcosa che non si vuole o non di ottiene qualcosa di cui si ha bisogno, per il quale si ha lottato e ci si è impegnati.

A tali eventi ci possono essere delle interpretazioni che stimolano sentimenti di tristezza come credere che non si otterrà mai ciò che si vuole o ciò di cui si ha bisogno, perdere la speranza e credere di essere inutili o senza valore.

Possono essere presenti cambiamenti nel corpo legati a tale emozione, come il sentirsi stanchi, abbattuti o senza energie, come se niente potesse più dare piacere, dolore o sentire una sensazione di vuoto al petto o nella pancia.

I comportamenti che si manifestano quando si è tristi possono coincidere nell’non evitare le cose, ritirarsi dal contatto sociale e il ruminare su eventi negativi del passato.

La ruminazione è uno stile di pensiero ripetitivo, negativo, focalizzato su si sé e sui propri disagi con caratteristiche astratte e analitiche (Nolen-Hoeksema, 1991). La ruminazione è uno sforzo cognitivo di analisi delle possibili cause e conseguenze di un problema o di un disagio.

Sebbene condivida con il rimuginio alcune caratteristiche come la ripetitività e l’astratteza, la ruminazione differisce dal rimuginio in quanto è focalizzata su eventi passati o su stati emotivi presenti. Non è un attività mentale predittiva, ma piuttosto tesa a identificare le cause e implicazioni di un evento negativo cercandole nel proprio comportamento, personalità, natura o storia (ad es. perché è successo? … perché sono triste? … perché reagisco sempre così?..perché continuo a fare sempre gli stessi errori?).

La ruminazione è associata allo sviluppo di sentimenti depressivi (Clark, Beck, Brown, 1989). La ruminazione depressiva comprende diverse tipologie di pensiero che si presentano spesso assieme. Tra queste possono essere presenti la riflessione circa le cause di un evento o dei propri sentimenti, la tendenza ad analizzare eventi negativi ricercando possibili valutazioni negative di sé e la tendenza a analizzare eventi passati elaborando potenziali alternative (ad es. cosa sarebbe stato, se solo avessi…?), scenari contrari a ciò che è realmente accaduto.

Il processo della ruminazione ha conseguenze molto importanti, quali il prolungare l’umore depresso, l’isolarsi per pensare ed evitare esperienze, la motivazione al cambiamento, il calo della capacità di risolvere problemi, ostacola le relazioni interpersonali e conduce a autosvalutazioni.

Attraverso un percorso di psicoterapia è possibile conoscere le caratteristiche di questo stile di pensiero e la relazione con i propri pensieri e stati interni.

Bibliografia Rimuginio. Teoria e terapia del pensiero ripetitivo (Gabriele Caselli, Giovanni Maria Ruggiero, Sandra Sassaroli, 2017)

Dott. Alberto Morandi

Psicologo Psicoterapeuta – Trento

Mi sono formato come psicologo e successivamente come psicoterapeuta con orientamento cognitivo comportamentale.

Grazie a diverse esperienze lavorative, ho acquisito negli anni competenze che mi hanno permesso di offrire un servizio centrato al benessere e ai bisogni della persona. A tale scopo svolgo una formazione continua per aggiornarmi e migliorare il servizio e la qualità che offro.